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Il regime
fascista ha lasciato sui muri di Cividale numerose scritte che
sono rimaste sostanzialmente intatte per molti anni anche dopo
la fine della II Guerra Mondiale. Alcune sono presenti ancora
oggi a ricordarci la vuota retorica mussoliniana imperante durante
il fascismo, altre sono state cancellate dal tempo, altre infine
sono state rimosse nel corso di lavori di ripristino delle facciate
delle case sulle quali erano apposte.
l'Italia fascista ha
tali forze di ordine spirituale e materiale che può affrontare
e piegare qualsiasi destino
(frase pronunciata da Mussolini il 19 agosto 1937 durante un
discorso a Palermo e riportata sulla facciata di una casa sita
in B.go di Ponte di fronte alla chiesa di San Nicolò -
Oggi non è più visibile).
Dux
Dux Dux
(serie di scritte Dux collocate sul muro esterno di una casa
sita in Viale Libertà di fronte all'attuale negozio di
biciclette Mitri - Oggi non sono più visibili).
Un popolo ascende in
quanto sia numeroso, laborioso e ordinato
(frase pronunciata all'Assemblea generale del Regime il 10 marzo
1929 e riportata sulla facciata di una casa sita al civico 22
di via Montenero - Oggi non è più visibile).
L'Italia oggi è
una potenza mondiale
(scritta apposta sul muro di una casa di Sanguarzo - Non siamo
riusciti a rintracciarla).
La parola d'ordine del
fascismo è vivere pericolosamente
(frase pronunciata da Benito Mussolini il 2 agosto 1924 nel corso
della sessione del Consiglio Nazionale del Partito Fascista -
la possiamo vedere ancora leggibile sul muro di una casa posta
in via Guglielmo Marconi a poca distanza dalla vecchia stazione
ferroviaria).
Il popolo italiano ha
creato col sangue l'Impero. Lo feconderà con il suo lavoro
e lo difenderà contro chiunque con le sue armi
(frase
pronunciata da Benito Mussolini nel corso della proclamazione
dell'impero il 9 maggio 1936 dal balcone di Piazza Venezia a
Roma - ancora parzialmente leggibile su un muro al civico 2 di
via Doria a Gagliano, sulla laterale della strada che porta a
Corno di Rosazzo).
Frasi retoriche
e aggressive che potevano suscitare sia l'ironia degli italiani
meno allineati al regime, che l'entusiasmo e l'orgoglio nazionale
in chi era fascista. La grandeur parolaia fascista naufragò
rapidamente già nel primo periodo della II Guerra Mondiale
quando si cominciò a percepire che dietro molti slogan
ad effetto si nascondeva l'impreparazione militare e l'arretratezza
economica del nostro paese. Anche nella politica italiana attuale
percepiamo parole e toni volti a galvanizzare gli elettori e
la popolazione, ma molte affermazioni autocelebrative (L'Italia
è un grande paese - L'Italia è l'ottava potenza
economica mondiale, l'Italia ha un ruolo di primo piano in Europa,
...) per retorica e modalità d'uso ci ricordano tempi
passati.
Nota: nel redigere questa
pagina ci siamo avvalsi della memoria-di alcuni nostri compagni e del libro di Gianni
Adolfo Bellinetti-- Governare per slogan
- scritte fasciste sulle strade-del Friuli - Editreg (libro disponibile nella Biblioteca-Civica di Cividale del Friuli).
Cividale del Friuli, 4 dicembre
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