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ANPI
Cividale del Friuli

l'ospedale partigiano Franja

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1 - L'ospedale partigiano di Franja operò nella gola nascosta di Pasice, vicino a Cerkno, dal dicembre 1943 al maggio 1945. Faceva parte del movimento di resistenza sloveno ampiamente organizzato durante la II Guerra Mondiale . E' stato aperto al pubblico come monumento nel 1946

 

2 - La gola di Pasice, un'area naturalistica di importanza nazionale, è stata scavata nel corso dei millenni dal torrente erinica nel corso dei millenni. E' circondata dalle pendici del Mali e del Veliki Njiv nelle immediate vicinnaze del villaggio di Novaki

 

3 - Aziende agricole - Javke, il contatto dell'ospedale con il mondo esterno - Inizialmente i residenti erano interamente responsabili della fornitura del cibo, materiale sanitario, medicine e tutto ciò di cui necessitava l'ospedale. Trasportarono i feriti, fornirono informazioni e soprattutto mantennero segreta la posizione . L'ospedale non fu tradito e non fu scoperto anche se il nemico si avvicinò pericolosamente alla struttura per ben due volte.

 

4 - Il dottor Victor Voliak - Il primo medico e amministratore dell'ospedale fu Viktor Voljak, inviato a Cerkljansko con il compito di occuparsi dei feriti della zona. ER a un buon organizzatore e motivatore. Quando notò che la costruzione della prima baracca procedeva a rilento si caricò le assi di legno e si diresse verso la gola alla testa della colonna percorrendo uno sentiero stretto a ridosso di un precipizio. I ragazzi lo ammirarono e lo seguirono.

 

5 - dottoressa Franja Bojc Bidovec - 80 anni fa, poco prima del Natale 1943, l'ospedale ricevette i primi feriti. Poco dopo arrivò all'ospedale partigiano la dottoressa Franja Bojc per succedere al dottor Volcjak come medico e amministratore. Le fu affidato un compito difficile: la responsabilità dell'intera gestione dell'ospedale durante la guerra.

 

6 - Nonostante numerosi problemi, sotto la guida della dottoressa Franja l'ospedale crebbe gradualmente. Alla fine della guerra, nel burrone erano stati costruiti 14 edifici diversi, dalle baracche per i feriti e il personale, alla sala operatoria, alla sala per i raggi X, alla casa per gli invalidi e persino alla centrale elettrica. Durante la guerra l'ospedale prese il nome della dottoressa Franja.

 


Danilo uligoj - infermiere
------------------Joe Cerin - infermiere-----------------Franci Derganc - chirurgo


Pavla Leban - infermiera
---------------Lidija Zlatoper - infermiera------------Franc Podkoritnich - medico
7 - il personale medico - Oltre che dai medici, i feriti erano assistiti da inservienti e infermieri, che molto spesso non avevano una preparazione formale perché, prima della guerra, avevano svolto professioni diverse. Solo Lidija Zlatopper era una infermiera diplomata perché aveva frequentato la scuola infermieri a Gorizia

 

8 - Libertà, umanità, coraggio e solidarietà - dottor Antonio Ciccarelli -il dottor Ciccarelli è stato per qualche tempo responsabile di uno degli reparti esterni dell'ospedale di Franja. Dopo l'armistizio del giorno 8 settembre 1943 decise di rimanere per aiutare i feriti sul fronte di Gorizia. Quando gli fu chiesto perché avesse deciso di rimanere nonostante avesse avuto la possibilità di andare via, rispose: "Sono rimasto perché continuavano a portare sempre più feriti bisognosi di aiuto". In seguito fui responsabile del servizio sanitario della Divisione Garibaldi.

 

9 - Feriti e pazienti all'Ospedale Franja - Nell'Ospedale Franja e nei suoi avamposti furono curati circa 900 feriti di diverse nazionalità. Fra i feriti, oltre agli sloveni, ricevettero cure numerosi italiani che combattevano con la Divisione Garibaldi nella Primorska settentrionale e nella Gorenjska in cui operava il IX Korpus. Tra i feriti curati anche combattenti croati, serbi, polacchi, francesi, americani e austriaci; tutti avevano in comune l'obiettivo della vittoria sul nazifascismo, la fine della guerra e la tanto attesa libertà.

 

10 - Verso la libertà - 5 maggio 1945 - Il personale e i feriti lasciarono l'Ospedale Franja il 5 maggio 1943

 

11 - L'ospedale Frania diventa museo - Già durante la guerra, il dottor Podkoritnik scrisse che questo ospedale doveva essere conservato come esempio di ciò che l'amore per la libertà può costruire. Nel 1946 l'ospedale è stato aperto al pubblico e la dottoressa Franja Boijc Bidovec fu oratrice alla cerimonia.

nota della redazione: nell'allestire questa pagina abbiamo utilizzato immagini e didascalie provenienti da una presentazione (power point) dedicato all'ospedale di Franja e alla sanità partigiana in Slovenia prodotto dal Museo Cittadino di Idria.