Egregio Sig. Sindaco
della Città di Cividale del Friuli
Stefano Balloch |
la Città
di Cividale del Friuli è decorata con medaglia dArgento
al Valor Militare per i fatti della Resistenza.
Il 5 aprile 1979 il Comune di Cividale del Friuli è insignito
della Medaglia d'Argento al Valor Militare per i sacrifici delle
sue popolazioni e per la sua attività partigiana con la
seguente motivazione:
«Accogliendo
l'appello del C.L.N.A.I. che, il 14 giugno 1944, invitava gli
italiani a passare decisamente all'azione, le brigate partigiane
operanti tra il Natisone e il Torre, costituirono la Zona libera
orientale del Friuli, comprendente i sei Comuni di Attimis, Faedis,
Lusevera, Nimis, Taipana, Torreano, nonché Frazioni di
Povoletto e di Tarcento. Le formazioni partigiane avevano l'appoggio
delle popolazioni locali e di quella di Cividale che, per la
sua tradizione patriottica e antifascista, assecondava con entusiasmo
i combattenti impegnati a realizzare e a difendere, nella regione,
di fatto annessa al Terzo Reich, un lembo di Patria Italiana.
Tale impegno costò dolorosi sacrifici di vite umane, indicibili
disagi per i reparti del C.V.L. e per le popolazioni locali,
che assistettero a eccidi, incendi di interi paesi a saccheggi
e ad indiscriminate deportazioni. I quattrocentoquattro caduti,
partigiani e civili, sono il prezzo pagato. Fin dal settembre
1943, la Città di Cividale sorresse e alimentò
con i suoi figli migliori gli sforzi generosi dei reparti partigiani
fino alla vittoriosa insurrezione popolare della primavera 1945.
Cividale del Friuli, 8 settembre 1943 - 1 maggio 1945. »
E questo
il testo che annualmente viene letto a Udine da uno studente
del locale Liceo Paolo
Diacono
in occasione della manifestazione unitaria che celebra la festa
della Liberazione il 25 aprile. Il testo ufficiale, e condiviso,
dellalta decorazione, non fa menzione a divisioni di sorta
in quanto queste, ove furono, costituirono un fenomeno del tutto
marginale rispetto al movimento resistenziale: la Resistenza
friulana e italiana in generale fu un movimento unitario che
godeva del più ampio appoggio da parte delle popolazioni
e dellaiuto delle forze alleate senza i quali non avrebbe
potuto svilupparsi e sopravvivere. Il movimento resistenziale
ha saputo unificare e tradurre le spinte ideali delle varie componenti
politiche, filosofiche e sociali in quella che è la nostra
Costituzione repubblicana, una legge equilibrata, condivisa,
giusta: una delle migliori Carte Costituzionali al mondo!
Siamo contenti che lAmministrazione comunale cividalese
si renda protagonista, dopo tanti anni, per valorizzare la decorazione
che fregia il Gonfalone del Comune. Riteniamo però sia
necessario si chiarisca che la costituzione del Comitato
promotore commemorazione 25 aprile 2012 non ha carattere
provocatorio, che la manifestazione non avviene in alternativa
ma in aggiunta a quella udinese, che non è quindi promossa
per accentuare una divisione, dandole carattere istituzionale,
che è nei fatti minoritaria e che si è sempre cercato
di evitare, pur nella diversità delle opinioni politiche:
la manifestazione udinese, nella libertà di espressione
di ogni intervenuto, ne è sempre stata esempio e Cividale
non può chiamarsi fuori da quella manifestazione unitaria,
senza di fatto provocare una grave frattura.
E inoltre, a nostro giudizio, ingiusto escludere a priori
dalla partecipazione al Comitato, senza incorrere nel rischio
di faziosità, quelle amministrazioni comunali ricomprese
allinterno di quella che fu la Zona Libera del Friuli Orientale
e che vengono ricordate anche allinterno del testo che
motiva la concessione della Medaglia dArgento al nostro
Comune e cioè quelle facenti capo ai comuni di Attimis,
Faedis, Lusevera, Nimis, Taipana, Torreano, Povoletto e Tarcento.
La resistenza cividalese e del Friuli Orientale fu infatti protagonista
della epica esperienza della Zona Libera del Friuli Orientale,
nella quale si ebbero le prime concrete prove di democrazia partecipativa
in terra friulana, dopo la dittatura fascista e nel corso delloccupazione
nazi-fascista. Cividale fornì al movimento resistenziale
i suoi migliori giovani alcuni dei quali ricoprirono importanti
incarichi di comando nelle formazioni della Resistenza, sia stata
essa garibaldina, osovana o di altro segno politico; i numerosi
caduti partigiani, militari e civili, cividalesi, italiani e
stranieri, i deportati e i martiri nei campi di sterminio nazista,
i perseguitati politici di cui Cividale custodisce la memoria
restano a dimostrazione e a monito di ciò che è
stato.
Il Comune di Cividale del Friuli, seguendo lindirizzo democratico
della nostra nazione, non si faccia sostenitore di
una frattura che risulterebbe strumentale e pericolosa,
si faccia invece di nuovo fautore della propria convinta presenza
nelle varie ricorrenze resistenziali che lo coinvolgono direttamente
nel corso dellanno, si faccia patrocinatore al fine di
valorizzare maggiormente la manifestazione celebrativa per i
105 fucilati alle Fosse del Natisone e per gli 8
partigiani fucilati al campo sportivo, coinvolgendo le istituzioni
scolastiche e la popolazione; si faccia promotore ulteriormente,
nei confronti dellAutorità Militare, della richiesta
di cessione dellarea dove avvenivano le barbare fucilazioni
e dove oggi è collocato il Monumento, in area soggetta
a servitù militare, al fine di rendere larea fruibile
a tutti i cittadini in ogni periodo dellanno.
Cividale del Friuli,
25 gennaio 2012 |
Il
Direttivo della Sezione A.N.P.I.
di Cividale del Friuli |